Chiesa del Santissimo Sacramento

Note storico-artistiche

La chiesa del SS. Sacramento fu edificata per volere della Confraternita omonima a partire dal 1539 e consacrata nel 1548; già nel 1583 si aggiungevano le quattro nicchie laterali con i rispettivi altari e il maestoso portale timpanato, tuttora visibile. Nel 1771 l’architetto Francesco Maria Ciaraffoni restaurò ed ampliò totalmente l’edificio: si passò dalla pianta rettangolare a quella latina con l’aggiunta del transetto e dell’abside; le pareti e le volte furono rialzate; all’interno furono aggiunte colonne corinzie e decorazioni in stucco tra le quali dodici statue rappresentanti gli Apostoli scolpite da Gioacchino Varlè. Al 1880 risalgono gli affreschi raffiguranti i quattro Evangelisti realizzati dal pittore Francesco Podesti sui pennacchi della cupola che culmina con un’originale lanterna a elica.
 
La prima pietra della chiesa è stata posta nel 1539 dalla Confraternita del SS. Sacramento eretta nel 1530. Consacrata nel 1548, la chiesa è stata ampliata nel 1583 con la realizzazione di quattro cappelle, altari laterali e del portale. Ulteriori interventi sono stati intrapresi nella seconda metà del Settecento: i lavori iniziati nel 1771 si conclusero nel 1776 con il rinnovamento della chiesa su progetto dell’architetto Francesco Maria Ciaraffoni (Fano, 1720 – Ancona, 1802). Sull’altare maggiore si trova la tela recentemente restaurata con l’Istituzione dell’Eucaristia, realizzata da Francesco Caccianiga (Milano, 1700 – Roma, 1781).
La chiesa nella ricostruzione del Ciaraffoni ha assunto una pianta a croce latina con la cupola entro un tiburio ottagonale e venne fiancheggiata da due fabbricati di proprietà della Confraternita del SS. Sacramento, uno è andato distrutto durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. La chiesa è dotata di statue in stucco dei Dodici Apostoli e della Gloria sull’altare maggiore di Gioacchino Varlè (Roma, 1731-Ancona, 1806), di dipinti di Caccianiga, Visione di Sant’Antonio da Padova, di Pasquale Ciaramponi (Treia, 1735-1792), Tobiolo e l’Angelo, di Francesco Podesti (Ancona, 1800 – Roma, 1895) autore dei Quatto Evangelisti dipinti nel 1880 sui pennacchi della cupola.